La temperatura di una persona e quindi anche di un bambino si mantiene mediamente sui 36,4°C con una certa variabilità individuale, per cui ci può essere un bambino che presenta valori di 35,9°C e un altro che ha sempre 37°C.
Inoltre si deve sapere che dopo uno sforzo fisico, dopo i pasti o per un ambiente eccessivamente caldo (sotto le coperte ad esempio) la temperatura può salire di mezzo-un grado, senza che dobbiate impensierirvi pensando a un problema di malattia. Ancora, nella stessa persona la temperatura subisce delle variazioni giornaliere: bassa al mattino, può aumentare fino a 1 grado e mezzo nel tardo pomeriggio. La temperatura è maggiore se misurata a livello rettale invece che ascellare: la differenza è di circa mezzo grado.
Come misurare la temperatura? Per limitare le possibilità di errori durante la rilevazione, è meglio misurare la temperatura in condizioni costanti: stesso termometro, stesso luogo, stesso orario, lontano da sforzi e pasti.
La misurazione per via ascellare È attualmente la più diffusa, ma può dare risultati variabili in quanto influenzata dall’ambiente esterno; necessita inoltre di tempi di rilevazione leggermente lunghi (fino a 5 minuti o più a seconda del termometro).
La misurazione per via rettale Dà la temperatura più vicina a quella centrale ed è dunque più precisa. Inoltre produce risultati affidabili poiché scarsamente influenzati da fattori esterni ed è idonea nei neonati e nei lattanti. La lettura in genere si ottiene dopo 1-2 minuti massimo. Non è affidabile in caso di irritazione anorettale o arrossamento.
La misurazione per via auricolare o sulla fronte o per contatto Permette di rilevare rapidamente la temperatura attraverso termometri a raggi infrarossi.
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